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Giardini contemporanei. La moda sfila nel verde

Preservare l’aspetto naturale del verde non significa lasciargli un aspetto selvatico e trasandato. Anche i più lussureggianti giardini del passato, in fondo, rispondevano a precise regole estetiche, dettate dalla moda del tempo. Dunque, portiamo un po’ gli occhi a passeggiare tra queste meravigliose immagini.

ACQUA DECORATIVA PER I NOSTRI GIARDINI

Negli esempi precedenti, altro elemento naturale, oltre al verde, è l’acqua, che, a seconda del suo contenitore, può conferire all’insieme un aspetto più sobrio o più fantasioso e florido. Nel primo caso rientra la prima immagine, dove l’essenzialità delle forme lascia spazio ai soli elementi utili: prato e alberi, sentiero di pietroni irregolari che conduce alla piscina e una semplice pedana di legno su cui prendere il sole. Una sintesi estrema del concetto di esterno, nel segno dell’eleganza.

Stesso risultato nella seconda immagine, dove la regolarità geometriche delle forme, ripresa dalla piscina, dalla yakuzi e del portico con salottino bianco, è tagliata di netto dall’unica stravaganza concessa al giardino: una fila di carboni ardenti a fare da illuminazione; splendida alternativa alla solita fila di lampioncini stradali.

Molto più pretenzioso il giardino con giochi d’acqua e monumentale gazebo con colonnato dal sapore neoclassico, arricchito dalla nota esotica dei tronchetti della felicità. Il sentiero di lastroni rettangolari simili a strisce pedonali, passa trasversalmente sui ciottoli e sull’acqua, accentuando il senso di profondità del giardino.

Molto zen il giardino pavimentato di bianco, dove la piccola vasca offre un fondale naturalistico di pietroni, per assaggiare con le piante dei piedi il piacere di camminare nel mare o sul letto di un fiume. Piacere da gustare soprattutto nelle ore serali, quando la disposizione sapiente delle luci illumina sia l’acqua che la bacheca di ciottoli sul fondo, accesa come un microonde a riscaldare le pietre. Anche il confine degli alberi è illuminato in modo estremamente suggestivo.

IDEE PER SFRUTTARE E VALORIZZARE LE PENDENZE

Vediamo adesso il modo migliore di sfruttare le pendenze, in giardini che non presentano una conformazione piana del terreno. D’obbligo l’uso di scalini che assecondino l’inclinazione, fino a creare diversi livelli, con giardini a più piani, che seguono lo stesso criterio delle coltivazioni a terrazza. Molto bella la gradinata in legno dell’ultima immagine, sottolineata dalla discesa di faretti, che accompagna gli scivoli di terra e cemento e la pendenza dei tronchi secolari.

TRUCCHI PER VALORIZZARE PICCOLI GIARDINI

In queste immagini, viene mostrato come creare piccoli capolavori di gusto in spazi ristretti. Importante è collocare le piante più basse davanti e quelle alte sullo sfondo, per evitare che siano d’ingombro e per accentuare allo stesso tempo il senso di profondità.

Ritorna spesso l’uso di differenziare i materiali per la pavimentazione, alternando cemento ad accittolato, mattonato a legno; riguardo a quest’ultimo sono spesso adoperati listoni in teak, che risulta più resistente, disposti a distanza l’uno dall’altro, in modo da evitare l’effetto sdrucciolamento, in caso di bagnato.La presenza strategica di frangivista chiari, in legno o canna di bambù, evita di strangolare gli spazi e crea l’illusione ottica di una maggiore ampiezza.

Particolare l’uso delle luci nella prima immagine, dove gli alberi sembrano quasi avvolti da un principio di incendio estivo, in risposta al fuoco usato come fonte viva di illuminazione.
Nella seconda è invece efficace l’accostamento di elementi retrò, nel tavolo di pietra con sedie in ferro battuto, alle sculture moderne dalla forma di foglie stilizzate, pleonastiche nel contesto vegetale, ma di grande effetto.

PER GIARDINI PIU’ GRANDI, SPAZIO ALL’ESTRO

Spazi più ampi offrono invece larghi margini d’azione. Le piante alte non disturbano, anche se poste nell’area più centrale. Si può giocare di fantasia, nel creare sentieri da rettangoli disposti irregolarmente sull’erba o allestendo salotti ai piedi di un boschetto, in un contesto naturalistico che mostra pezzi di roccia come complementi d’arredo.

Diventa un vero esempio d’arte futuristica e zen, l’ultimo giardino, che appare come un collage discendente di forme geometriche, sottolineato dall’alternanza delle componenti materiche: ciottoli di diversa dimensione e colore, legno ed erba. Al tutto si aggiunge ulteriore movimento, nella disposizione di elementi sferici quasi madreperlacei, che sembrano fotografare le diverse fasi di un perpetuum mobile.

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