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Lezioni di geometria in sala da pranzo

In passato, arte e arredamento ricopiavano le forme della natura così come appaiono a occhio nudo (fiori, uccelli, foglie ecc.). Al contrario, designer e artisti contemporanei, proprio come gli scienziati, indagano la struttura più intima e microscopica della materia, dai prismi di neve alle particelle elementari, riproducendo le relazioni geometriche e le linee essenziali degli elementi.

Ed ecco che le case si affollano di triangoli scaleni, pentagoni e parallelepipedi, di cui fortunatamente non dovremo calcolare l’area, ma solo apprezzarne la bellezza. Andiamo a scoprire come questa nuova tendenza viene applicata in sala da pranzo.

LE GEOMETRIE VERTICALI IN SALA DA PRANZO

A seconda dei gusti, il punto focale geometrico può essere posto in verticale o in orizzontale. Nel primo caso, l’elemento decorativo sarà sulla parete, ottenuto con tinte tenui o decise, bicromie o mosaici di colori, in forma di pittura, di quadro o di disegno metallico appeso al muro.

Spesso le figure geometriche principali dialogano con l’ambiente circostante: così i triangoli del muro richiamano quelli di cuscini e tappeti o cavalcano l’immaginazione di un cavallino da giostra; le forme del disegno alle pareti si intrecciano con quelle delle sedie; pezzi di blu cobalto anticipano mobili dello stesso colore, nella stanza successiva.

LE GEOMETRIE ORIZZONTALI

Le geometrie possono anche svilupparsi in orizzontale, con l’uso di tappeti o runners da tavolo. Ne vediamo alcuni esempi in bianco e nero, che richiamano i motivi del Litema africano; altri si affidano a tonalità neutre o a fantasie accese, che spezzano la dominanza del bianco.

IL PRANZO IN 3D

Passiamo alla geometria solida tridimensionale. Poliedri di ogni tipo scendono dal soffitto in forma di lampade, ora disegnando ragnatele sul muro, con le loro ombre, ora tingendo la stanza di giallo, in contasto col colore delle sedie. Ve ne sono anche di ferro, che mischiate al color ghiaccio dell’arredamento e alle pellicce posate sulle sedie, riproducono un perfetto stile industriale.

SEDERSI A TAVOLA SU GEOMETRIE FUTURISTICHE

Restando sulla geometria solida, altri poliedri modellano i volumi delle sedie, imprimendo loro delle forme bizzarre e futuristiche. Così nella prima immagine, una geometrica rivisitazione della celebre Panton Chair, sembra lo sfondo perfetto per questa ossessiva collezione di cubi di Rubik.

Visionaria, la proposta del tavolo che si storce in metamorfosi triangolari, per unirsi carnalmente al pavimento e alla parete. Il tutto incorniciato da un contesto anch’esso in stile industiale, col soffitto in cemento grezzo, grappoli di torce rosse come lampadario, sedie dall’indole siderurgica e colori ghiacciati, in netto contrasto col legno caldo delle pareti e del parquet.

Come diceva Pitagora, “la geometria delle forme è musica solidificata”: le vibrazioni sonore creano disegni geometrici nella materia. Per questo, scelte d’arredo come quelle mostrate, vi faranno ascoltare ogni giorno le armonie di una sinfonia naturale e silenziosa.

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